The end

Anche quest’anno non sono andato in vacanza da nessuna parte. Non è così terribile come può sembrare. In questi casi qualcosa da fare me lo trovo sempre, e poi è stata una buona occasione per pensare di tanto in tanto a me. Mi capita verso la fine dell’estate di avere serate come queste, le serate in cui viene stilato nella mia testa il bilancio dell’ultimo anno, soprattutto mi viene da pensare a quello che ho sbagliato, ai miei dubbi sul futuro, cose di questo genere. Ma non è così terribile come può sembrare. E’ che ormai sono abituato.

Domani riprenderò l’università, forse per questo la giornata bilancio è capitata oggi, perché era l’ultima occasione disponibile. E come sempre ho dei buoni propositi anche per quest’anno, di solito si fa all’inizio del nuovo anno, per me l’anno inizia a Settembre, insieme ai miei impegni. I buoni propositi comprendono

– Essere meno asociali. Assolutamente impossibile, ma uno ci prova.
– Affrontare le situazioni difficili invece di fuggire.
– Cercare di godersi anche quelle che possono sembrare seccature. L’università in primo luogo. Certe volte mi dico che se fossi stato alle superiori me la sarei goduta molto di più, ma posso almeno non rimpiangere questi anni.

Più altri piccoli grandi buoni propositi per il futuro ma di cui non starò a fare l’elenco.

In realtà questo post all’apertura del mio blog me l’ero immaginato diverso. Ho aperto il blog in vista infatti di queste righe, come molti blogger infatti ho aperto il blog per conoscermi di più. Forse pensavo che un giorno avrei riletto i post del blog e sarei riuscito a mettere insieme un mio profilo, qualcosa del genere. Durante questi giorni ho capito che non avrebbe mai funzionato. In primo luogo cambio alcune parti della mia personalità troppo velocemente perchè potessi fare una cosa del genere, ho provato più volte a iniziare il post ma senza successo, analizzare il mio passato per capire chi sono sarebbe un fallimento, non avrebbe senso. Sono riuscito a trovare la mia via. Ho capito che quello che sono è in realtà quello che voglio diventare. Ad esempio il voler cercare di aiutare gli altri fa si che io sia quella persona.

Poi, mi sono reso conto che mi sapeva un po di cazzata. In realtà continuo a farmi buoni propositi per cercare di non avere rimpianti, perchè non mi piace quello che sono. Ad esempio mi piacerebbe essere più estroverso. La realtà è che sono migliorato un po, ma mi costa comunque fatica.

Un po mi sento amareggiato, come tutte le serate bilancio della mia vita. Stavolta è un amarezza strana. Perché mi sento di aver continuato a sbagliare per tutta la vita. Io predico sempre che la cosa migliore era essere se stessi, ma dietro questo meccanismo di cercare di migliorare me stesso mi sono forzato a volte ad essere quello che non sono, questo dettato a volte da me e a volte dalle situazioni che ho incontrato.

Il problema con me è che se è vero che ho molti interessi, è vero anche che a me piacerebbe essere molti tipi di persone diverse. Tra i più gettonati ci sono il mio antipodo, l’estroverso, una donna perchè sarei curioso di sapere che vita avrei fatto se fossi stato una donna, e lo spensierato. Ovviamente tutte cose irrealizzabili. L’unico che sono riuscito a raggiungere è il sentimentale, perchè il mio essere così freddo com’ero prima non mi piaceva proprio, le circostanze mi hanno fortunatamente aiutato nel cambiamento.

Ma oggi mi sono finalmente arreso, mi sono messo l’anima in pace. Prima non riuscivo a capire com’ero perchè non mi accettavo, nonostante fosse così ovvio.

Sono semplicemente una persona molto chiusa a cui piace aiutare ed essere gentile con gli altri. E’vero, non si può riassumere la personalità di una persona in una frase, ma ho capito che ciò che sono veramente, quello che potrò sempre dire di me è questo. Sono amareggiato, anzi più che altro mi sento stupido ad essermi ripudiato in questo modo solamente perché sono una persona chiusa, perchè quella è la parte di me che non mi è mai piaciuta. Ma in fondo, quando c’è stato il bisogno di parlare con qualcuno, a volte mi è riuscito. Non c’è bisogno di cambiare la propria personalità per affrontare ogni tipo di situazione, basta adattarsi. Quello che invece ho capito è che è terribile farsi cambiare dalle situazioni.

Quindi seppure continuerò a farmi buoni propositi, perchè comunque c’è sempre da migliorare, ho deciso di accettare il fatto  che il mio modo di risolvere i problemi è prendermi il mio tempo per riflettere invece di parlarne con gli altri e di non essere il massimo come interlocutore.

Mi prenderò la libertà di parlare dell’anime che ha aiutato a tirare fuori quanto detto finora. Non so quanti di voi hanno visto o si ricordano di Rossana. Rossana è un cartone che veniva trasmesso quando ero più piccolino sulla Mediaset, come tutti gli altri cartoni lo guardavo perché quello che combinava Sana era divertente. Oltre a questo però, quello che ho poi intuito crescendo è che c’era qualche inghippo amoroso in mezzo alla storia. Infatti riguardando in questi giorni la serie è decisamente più chiaro il senso del cartone. Questi due poverini, Rossana ed Heric, si ritrovano pian piano a piacersi senza essere però in grado di identificare che quello che vivono è il loro primo amore, e a causa di varie vicissitudini e all’ottusagine di Rossana nel capire quello che prova Heric, le menzogne dei giornalisti e altro ancora che non vi sto a spiattellare Rossana ed Heric si trovano sempre più divisi e più cercano di chiarirsi più nascono malintesi e motivi di distacco. Questo è quello che ho visto finora, infatti ancora non l’ho finito (cosa che farò al più presto perchè vederli cosi impicciati è un vero supplizio!). La cosa che ho notato è la mia enorme somiglianza con Heric il quale è sempre taciturno, ma nel momento in cui Rossana inizia a preoccuparsi per lui cambia il suo atteggiamento offrendo una salda amicizia a Sana, oltre che il suo supporto morale e non solo in momenti di difficoltà. Sebbene per ora il mio progetto per anime sia fermo, per questa occasione ho inserito un link che potete trovare qui.

http://www.dailymotion.com/video/xs1v2s_rossana-sigla_shortfilms

Così, anche se a malincuore, posso informarvi che ora che finalmente il blog ha raggiunto il suo scopo, ho intenzione di fermarmi qui. Dire che chiuderò il blog potrebbe essere un po prematuro, ma in fondo la mia voglia e gli argomenti su cui scrivere sono andati scemando. Se proprio ne avrò la voglia potrei aprire un nuovo blog, tanto questo sembra essere il modo in cui vanno le cose. Ma per ora sono contento così. Molti blogger possono continuare a postare per sempre scrivendo ciò che gli è capitato durante la giornata, i loro interessi, cose di tutti i giorni. Non mi dispiace affatto, anzi mi diverto tantissimo a sapere ciò che fanno le persone che seguo e che continuerò a seguire finche potrò farlo, ma anche questo fa parte di me, io non riesco a raccontare agli altri cose che mi sembrano stupide come non mi riesce di fare un video blog perchè essere ripreso è l’ultima cosa che desidero, non avrebbe senso continuare in questo momento.

Detto questo io me ne vado a dormire perchè mi rimangono 6 ore di sonno e in questo periodo con 7 di solito non riesco a capire neanche chi sono. Spero come sempre che quanto detto possa essere di aiuto a qualcuno o che quantomeno sia piaciuto.

Si ringraziano i signori passeggeri per aver volato con “L’angolo di Lentozzo”.

(cit.)

Now! This is it!

Now is the time to choose!

Die and be free of pain or live and fight your sorrow!

Now is the time to shape your stories!

Your fate is in your hands!

The end

33

Se pensavate che fossi morto, beh, si, ero stanco morto. Lavoravo ad un progetto per l’università, e ciò mi ha prosciugato come a volte piace dire al mio mac, il 110-120% delle risorse. Inoltre non ho molta voglia di parlare, anche virtualmente, in questo periodo. E’un periodo un po’ piatto ma tranquillo della mia vita, che alla fine non mi dispiace.

Come dissi ere geologiche fa, avrei risposto alle 11 domande di firesidechats21, e partiamo con le undici domande di firesidechats21!

1) Chi o cosa eri nella tua vita precedente?
Sicuramente un orso polare.
2) Qual è uno dei tuoi più grandi successi (fin’ora)?
Non aver ancora strozzato mio fratello.
3) Se fossi un arcobaleno di soli 3 colori, di quali colori saresti composto/a?
Rosso verde e azzurro
4) Se c’è, quale lato della tua personalità (o più in generale, quale parte di te) non ti garba proprio?
Ultimamente ce ne sono vari, come indifferenza e isolamento. Ma l’asocialità sicuramente è una cosa molto più persistente, quindi voto per questa.
5) Quale libro potrebbe benissimo raccontare, almeno in parte, ciò che sei?
Leggo di tanto in tanto, e sui libri che leggo ho davvero una pessima memoria. Passaparola.
6) Quale momento della giornata preferisci?
Pranzo!
7) Se potessi, cosa vorresti dire e a chi in questo preciso momento?
“Andrè, che ne dici di andare al pub?”. Purtroppo i questo momento sta lavorando e ho una voglia di coca cola…
8) Quale oggetto non può assolutamente mancare da casa tua?
Il computer 😛
9) Se la Morte bussasse or ora alla tua porta, quale scusa inventeresti per guadagnare un altro po’ di tempo?
Chiederei che mi sia concesso il mio ultimo desiderio!
10) Qual è, secondo te, una delle più grandi invenzioni di tutti i tempi?
Il letto, meglio anche del computer.
11) Chi ti credi di essere?

e le 11 cose su di me

1) Ho una pessima memoria, ma solo quando mi fa comodo.
2) Se dico che farò qualcosa, la farò. Potrei decidermi a farla dopo anni che la gente si è scordata che avrei fatto qualcosa ma ci ho pensato per tutto il tempo. Come questo post ad esempio.
3) Divento spesso ciò che odio. Non riesco a capire questo fenomeno neanche io, non fatemi domande in merito.
4) Sono sempre stato prematuro. E secchione. A 4 anni leggevo e scrivevo e mi piaceva farlo, a 14 pensavo se fosse meglio prendere la macchina o il motorino, scelsi la macchina perché più sicura. Tutt’ora giro con i mezzi pubblici nonostante abbia preso la patente anche per mia scelta…
5) Spesso non mi va di fare qualcosa perché penso che non mi diverta o che sia troppo difficile, fortunatamente mi sbaglio spesso.
6) Il mio numero preferito è 255.
7) Se mi avessero dato un euro per ogni volta che mi hanno detto che assomiglio a mio padre mi potrei comprare probabilmente l’alimentatore del Macbook che purtroppo è arrivato. (Aggiornamento: L’alimentatore è stato riparato temporaneamente in attesa di avere a disposizione qualcuno con un saldatore).
8) Preferisco uscire con non più di 2 persone alla volta. 3 va bene, poi inizio a sentirmi a disagio. Ci possono essere (rare) eccezioni alla regola.
9) Questa la copio da chi mi ha proposto le domande perché è troppo vera per non metterla, cioè quando sono da solo spesso vorrei essere in compagnia e quando sono in compagnia spesso vorrei essere da solo.

E per concludere in bellezza un sano sputtanamento sul web è quello che ci vuole:
10) Avevo (e mi capita ancora a volte) la mania di leggere cartelloni pubblicitari e contare il numero di lettere di ogni parola e vedere se il numero di lettere fosse multiplo di 10. Tutt’ora sono velocissimo a contare il numero di lettere in una parola. Questo è il mio superpotere più inutile.
11) Non sapevo veramente se scriverla o no sta cosa, ma ormai l’ho promessa a Claudio e non posso tirarmi indietro XD Il progetto a cui stavo lavorando e che avrei detto che avrei svelato in questo post, e l’undicesima cosa su di me, è che partecipo alla gestione di un sito porno.

E visto che il pagerank di Google funziona a seconda del numero di link che vanno verso il sito, uno in più non fa male. il sito si chiama porntempest.com, cliccate mi raccomando! Assicuratevi prima che non ci sia nessuno in giro magari 😛

Claudio, ora che mi sono svaccato sul web voglio saperne di più XD

Per le mie 11 domande, dato che la mia fantasia e inventiva è pari a 0, riciclo le domande rivolte a tutti quelli che hanno letto il post rimpiazzando la domanda 5, a cui non ho risposto, con

5) Se non fossi nato dove sei nato, dove ti sarebbe piaciuto nascere?

Rispondere nella sezione dei commenti qui sotto, o nel vostro blog se siete anche voi sotto il tetto di WordPress (e non avete già partecipato ovviamente).

Insegnanti

Dev’essere decisamente molto tempo che non scrivo stavolta. È che è succede in questi giorni che sto lavorando a un progetto serio, ma di quelli che si fanno in più persone e se parte ci vuole un commercialista per le tasse e un avvocato per i dettagli legali. Ma non so ancora se dirlo o no, penso che deciderò nel prossimo post.
Per intanto parliamo d’altro. Parliamo di scuola. Scuola intesa come dalla scuola elementare alla scuola superiore. Dopo esserne uscito ho pensato che finalmente ne ero uscito, potevo andare a fare un’università che non comprendesse storia e italiano tra le materie da studiare. Di tanto in tanto però mi è capitato di ributtare un occhio dove sono passato, con una occhio nuovo ho visto di tutto.

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Viaggiando parte 2

Io non viaggio spesso. Quasi mai nel vero senso del termine. Ma a volte parto. Per molto tempo. Mi è indispensabile. Far maturare un pensiero può impiegare giorni, ma per le sensazioni e i sentimenti ci vuole molto più tempo.
Parto per vari motivi. A volte per allontanarmi da situazioni spiacevoli, a volte perché ho semplicemente bisogno di tempo, a volte perché voglio partire per sempre. Poi mi ritrovo sempre un giorno a pensare se ho fatto bene a partire. “Si beh, ho fatto bene”, penso, il passato non mi da torto. Vedere le cose dopo un certo tempo ti fa capire varie cose. Ti toglie dagli occhi quel velo di abitudine.
E mi ritrovo puntualmente, inesorabile spada di Damocle sulla testa, la voglia di tornare. Spesso le cose quando torni sono diverse. Mi trovo sempre davanti al bivio, ritorno o boh. Penso se ne vale la pena. Penso se vale la pena chiedersi se ne vale la pena. Penso che le cose dopo troppo tempo diventano ingestibili. Mi capita di stare li a pensare al ritorno che non avverrà mai. Che forse dovrei smetterla di prendere come scusante il fatto di attendere il momento giusto. Mi da l’impressione di essere solo una via di fuga.
Avevo alle superiori un professore di elettronica. Un giorno disse una cosa, che probabilmente solo io ricordo. Non ricordo le esatte parole, ma disse che i problemi non vado evitati. Vanno affrontati. Mi sono trovato d’accordissimo, pensai di adottare quella filosofia. Pensai anche di averla seguita, finché non ho pensato a questa storia dei viaggi. Non ho capito se sia un fuggire dai problemi o solo la cosa migliore per capire le cose.
Non lo so, però potrei pensarci. E poi magari fare anche qualcosa.

P.S. Trattasi di puro delirio notturno che non deve essere preso troppo sul serio. Però non era male come post e ho deciso di pubblicarlo comunque.

Vita

Rieccoci dopo lungo tempo, per farmi perdonare per la lunga attesa parliamo stavolta di qualcosa di interessante. Parliamo della vita.

Non di cosa sia perché non ho interesse, non vedo neanche di avere le basi per stare a parlare di cosa sia la vita. Bensì voglio dare la mia impressione su come sia la vita. Risposta breve: la vita è bella. Si è abbastanza banale come frase, ma è quella che ci rientra meglio. Potrei dire che la vita è interessante ma non sarebbe la stessa cosa.

Rispondendo non brevemente, invece, se dovessi convincere qualcuno che la vita è bella, comincerei dividendo la vita in momenti belli e momenti brutti. I momenti belli sono ovviamente quelli che contribuiscono maggiormente a far sì che valga la pena di vivere. E su questo credo non ci piova. Quello che una volta ho tentato di spiegare con non poche difficoltà, è che la vita è bella soprattutto perché è anche brutta. Nei momenti difficili, più dura è uscirne, più si cambia. I cambiamenti sono buoni o cattivi? Io credo che se uno ha un po di sale in zucca, i cambiamenti sono sempre positivi. Si cambia perché si è imparato qualcosa, o perché non è più opportuno rimanere così come si è. L’esempio più grande è crescere, ma ve ne potrei fare degli altri. Ho detto che ci vuole un po di sale in zucca perché si può cambiare anche in peggio. Ma di cambiamenti già c’è un post, quindi basta così.

Ma ci sono altri tipi di momenti brutti. Possono riguardare noi stessi o gli altri, le categorie che riesco a trovare sono queste due. Se riguarda noi stessi, probabilmente sarà per qualche problema che abbiamo, tipo, non stiamo nel nostre o peso-forma, o ci sarà una prova da affrontare, o al contrario, abbiamo già fallito. Se è una cosa che riguarda solo noi stessi, ci sono poche cose da fare. Bisogna mettersi sotto, che la fortuna non piove dal cielo. Possiamo anche chiedere aiuto a qualcuno, certamente, ma la partenza dobbiamo farla noi prima di tutto. Chiedere consiglio per una dieta e decidere di farla seriamente sono due cose diverse.

Ci sono i problemi che riguardano invece gli altri. Per i timidi, come me ad esempio, può essere difficile aprire una nuova relazione, oppure si può entrare in conflitto con qualcuno, i momenti no capitano a tutte le relazioni, o anche perdere definitivamente qualcuno. Per quante me ne possiate tirare, in tutti i casi soprattutto quelli negativi, a parer mio c’è sempre comunque del positivo.

Non dico di non soffrire dei vari problemi che mi capitano, sia ben chiaro, non sarebbe umano. È che secondo me si impara a non cascare negli stessi errori, a soffrire di meno. Per esempio, per le cose che mi sono successe finora, ora le persone che frequento fuori dalla mia vita-routine sono veramente poche. Sono piuttosto solitario, pochissime persone mi sono così congeniali da avere il mio interesse per una relazione seria. Però in fondo è così che sto bene, coltivo i miei interessi o sto con persone che mi piacciono, soffro poco e mi diverto tanto. Un buon compromesso direi.

In realtà, ho sorvolato sul problema principale, che sono i problemi più pesanti. Rimanere seriamente feriti in un incidente, finire senza un soldo, e altro ancora sono comunque ipotesi possibili. Purtroppo per quelle c’è poco da fare, anche se qualcuno con qualche persona su cui appoggiarsi può farcela comunque e riuscire a non buttarsi giù. Purtroppo ci sono anche i casi no, ma per fortuna sono la minoranza. Si potrebbe chiamare l’eccezione che conferma la regola d’altronde. Ad ogni modo il post l’ho buttato giù molto di getto, vorrei avere qualche considerazione da qualcuno per sapere cosa ne pensa.

Anche questa volta già che ci sono, consiglierò un anime. Un buon accostamento con il tema della vita, anche se non si direbbe, potrebbe essere Puella Magi Madoka Magica. Come curiosità: probabilmente ho detto nel post di Ano Hana che quest’ultimo era trasmesso su Rai4. Lo stesso giorno, non ricordo se appena prima o dopo, veniva trasmesso appunto Puella Magi Madoka Magica. Così mi sono incuriosito, l’ho guardato e mi è piaciuto. È un po lento e/o particolare, quindi potrebbe non piacere, ma come Ano Hana sono poche puntate, quindi potrebbe valerne comunque la pena. La storia orbita intorno a Madoka, una normale ragazza che frequenta la scuola, la quale si sente poco speciale, troppo normale. La sua vita viene sconvolta dalla comparsa di uno strano essere, che gli propone di diventare una maga. Le maghe sono costrette a combattere le streghe anche a costo della loro stessa vita. In cambio, a queste viene concesso un desiderio, un qualsiasi desiderio, senza alcun limite, potrebbe essere anche un miracolo, è tutto concesso. Se la trama ha degli spunti interessanti, il motivo per cui mi è piaciuto particolarmente è che in molte puntate Madoka sui ritrova a parlare con amiche o genitori di temi importanti come felicità, abitudine, altruismo, a causa delle scelte che deve prendere e degli avvenimenti che avvengono intorno a lei. Insomma io lo consiglio, ha avuto tra l’altro un notevole successo, stanno infatti producendo credo 2 o 3 film visto che gli è andata bene.

A questo punto vi aspetterete i link per vedere l’anime, ma è proprio qui il bello. Da stavolta si cambiano le carte in tavola. Infatti, ho deciso che posso iniziare a fare un po di pubblicità al progetto di cui parlavo nel post precedente visto il relativo buon livello di stabilità che ha raggiunto con le ultime modifiche che ho fatto poco fa.

Si tratta di un motore di ricerca di anime per ottenere link di streaming o download. Visto che non c’era ancora un sito dove tu cerchi l’anime e te lo vedi/scarichi, ho pensato che fosse una buona idea e sono partito. A livello di copyright dovrei stare a posto visto che metto solo link di forum o fansub e non ho sul sito direttamente le puntate. Se ve lo state chiedendo, sì, tutti i link vanno messi a mano uno per uno, per assicurare che almeno al momento dell’inserimento nel database del sito, i link funzionino. Ci sarà a breve una funzione per segnalare link non funzionanti.

Quindi bando alle ciance, questo, http://itaku.altervista.org, è il link del sito, ancora in costruzione ma già funzionante. Di tanto in tanto potrebbe essere non disponibile/non funzionante per l’ultima patch che devo mettere, ma al 90% è on. Comunque, il link l’ho appena messo nel sito, è in streaming senza limiti di tempo. Non mi resta che augurarvi una buona visione!

Lavori in corso

Non mi sto facendo sentire molto, è vero. È che finalmente dopo tanto tempo mi è arrivata un’idea per un progetto. Lo cercavo, lo desideravo, è arrivato. Mi sta assorbendo completamente, però potrebbe valerne la pena, se la cosa prende potrei tirare su qualche spicciolo, e forse anche di più, dipende da come andranno le cose.

Comunque, per non lasciarvi a bocca asciutta, a dirla tutta un piccolo sfogo l’ho avuto in quest’altro blog, lo linko sia per la mia (lunga) risposta, sia per il post in se stesso perché è un argomento che a me piace e su cui avrei potuto scrivere qualcosa anche io (cosa che effettivamente ho fatto XD).

Viaggiando

Solitamente mi trovo un sacco di cose da fare. Solo che ultimamente ho raggiunto livelli critici. Ma in fondo sono contento così. Il problema è che in queste situazioni sono talmente preso che non ho ispirazione per il blog, come si può notare dal lungo gap che ho lasciato dall’ultimo post. In realtà le cose non stanno proprio così, ho frequenti ispirazioni in realtà, solo che coincidono con i momenti in cui non posso accedere a un computer, come per esempio mentre sto in giro. Quindi vista la situazione vi dovrete accontentare di un post un po così, abbozzato sulla metro, prometto in qualcosa di meglio per la prossima volta XD. Gran cosa gli smartphone, comunque. E come primo post in viaggio, non potevo che scrivere un post sul viaggio. Inteso in senso lato. Una cosa che mi piace da matti è viaggiare in macchina. Come passeggero. Mi capita di fare lunghi pensieri rilassanti, che poi non mi ricordo quasi mai. Quasi paragonabili a dei sogni. Ci sono poi l’altra categoria di viaggi. I viaggi pendolari. Tipo spostarsi per lunghi tratti in metro, dove il minimo per essere lungo è almeno Cornelia – Termini. Questa è una tipologia di viaggio veramente utile. A casa oltre che stare al computer a giocare (qualcuno che mi segue dal vecchio blog saprà della mia piccola cultura che mi faccio sui giochi flash), programmare o imparare qualcosa (per ora mi so cimentando con giapponese e meccanica quantistica. No no non ci penso neanche a studiare qualcosa per superare gli esami XD) faccio ben poco. Quindi i viaggi in metro mi sono estremamente utili per il resto. Ascoltare musica, leggere, ma soprattutto pensare.

E come ormai tradizione, possiamo al momento dell’anime. Quello che vado a proporvi oggi è semplicemente il più bello che abbia mai visto. Togliendo Ano Hana dai confronti perché troppo lontano come genere. Si chiama Steins;Gate e in qualche modo parla di viaggi. Non spaziali, bensì temporali. Anche se in realtà i viaggi puramente temporali non possono esistere, ma questa è un altra storia. Parla di un, non so come chiamarlo, diciamo piccolo gruppo di persone male assortito che modifica un microonde in un congegno per mandare messaggi nel passato. Ma un’organizzazione gli darà la caccia per alcuni motivi, iniziando una caccia all’uomo piuttosto particolare. Non posso rivelare troppo perché si basa molto sui colpi di scena, però vedetevelo, ne vale davvero la pena. Se ho tempo posterò le puntate qui sotto, visto che ci sono un po di vacanze credo di si. Questa potrebbe anche essere una buona spinta per vederlo: http://www.jigoku.it/anime-classifica/. Se le cose non cambiano dall’oggi al domani dovreste vedere un bel Steins;Gate al primo posto. Insomma l’anime piace e non stento minimamente a crederlo. Tra l’altro le teorie dei viaggi nel tempo di cui si parla, a quanto ne so, sono tutte teorie vere. Cioè, ipotizzate veramente. Vere sarebbe un po troppo azzardato.

Edit:

Come promesso, i link per le puntate:

Download: Steins_Gate_01.mp4 (288.80 MB)
Download: Steins_Gate_02.mp4 (280.68 MB)
Download: Steins_Gate_03.mp4 (93.62 MB)
Download: Steins_Gate_04.mp4 (269.46 MB)
Download: Steins_Gate_05.mp4 (337.93 MB)
Download: Steins_Gate_06.mp4 (87.50 MB)
Download: Steins_Gate_07.mp4 (88.41 MB)
Download: Steins_Gate_08.mp4 (268.62 MB)
Download: Steins_Gate_09.mp4 (84.57 MB)
Download: Steins_Gate_10.mp4 (84.41 MB)
Download: Steins_Gate_11.mp4 (85.90 MB)
Download: Steins_Gate_12.mp4 (81.64 MB)
Download: Steins_Gate_13.mp4 (335.62 MB)
Download: Steins_Gate_14.mp4 (80.05 MB)
Download: Steins_Gate_15.mp4 (84.51 MB)
Download: Steins_Gate_16.mp4 (82.43 MB)
Download: Steins_Gate_17.mp4 (87.09 MB)
Download: Steins_Gate_18.mp4 (80.33 MB)
Download: Steins_Gate_19.mp4 (76.45 MB)
Download: Steins_Gate_20.mp4 (82.94 MB)
Download: Steins_Gate_21.mp4 (80.83 MB)
Download: Steins_Gate_22.mp4 (80.00 MB)
Download: Steins_Gate_23.mp4 (92.48 MB)
Download: Steins_Gate_24.mp4 (81.95 MB)
Download: Steins_Gate_OAV_Poriomania_egoistica.mp4 (59.90 MB)

In caso di problemi provate ad aprire il file con un player diverso, solitamente funziona…

On the fly

Ultimamente ci sono vari argomenti su cui mi piacerebbe scrivere. Però sono quei post di quelli importanti, corposi, e non ho abbastanza ispirazione nè capacità introspettiva per tirarli fuori. Ma vi avevo promesso qualcosa di carino, e devo dire che alla fine qualcosa di carino in questo post c’è.

Quindi mi appoggierò su un altro anime per fare un post più leggero, avevo deciso di non scriverlo ma come sempre le mie decisioni non sono mai a lungo termine, ma vengono condizionate dalle circostanze.

Anche se non intendo spenderci troppo tempo, introduciamo l’anime sul quale mi appoggio, il cui nome è Denpa Onna to Seishun Otoko. Per iniziare, sì, i nomi lunghi e complicati mi attirano particolarmente. In secondo luogo, l’anime racconta di un ragazzo che si trasferisce in una nuova città , a casa di sua zia. In casa c’è una ragazza avvolta in un futon, un materasso, che viene ignorata completamente dalla zia. La storia si basa sulle avventure scolastiche ed extra-scolastiche di questo ragazzo che si ritrova in mezzo a delle pretendenti e a delle storie di alieni.

Perchè avevo deciso di non scrivere questo post: La chiusura dell’anime non mi è piaciuta. Di solito sui finali aperti ci sto, ci possono stare, però questo mi ha lasciato troppi interrogativi in testa.

Perchè ho deciso di scrivere comunque questo post: La frase adatta in realtà è “La chiusura dell’anime non mi ERA piaciuta.”. In realtà non mi ha ancora convinto completamente, però finita la fase di O_O finale ho capito che ho sbagliato a pretendere troppo dall’anime, e in fondo in sè e per sè la serie mi è piaciuta parecchio. E’ decisamente la serie più strampalata che io abbia mai visto, dai personaggi agli avvenimenti, devo dire che è molto originale sotto questo punto di vista.

Ma veniamo al sodo. La cosa che mi ha interessato di più e che mi ha ispirato questo post, è che il protagonista alla fine di ogni puntata si assegna dei punti in base a quello che gli è successo durante la giornata, solitamente da -5 a 5 a seconda di quello che gli succede. Inoltre durante le puntate tiene conto anche del totale fatto ogni giorno.

La cosa mi ha stuzzicato e siccome mi dovevo esercitare un po per il progetto di applicazioni software ho deciso di fare un programmino fatto in un paio di giorni con qualche modifica e miglioramento apportato in giorni successivi, per fare la stessa cosa. E, con non poca sorpresa, devo dire che sono rimasto piuttosto stupito dalla cosa, nel fare l’esperimento ho notato un lieve cambiamento nel mio modo di pensare. Se durante la giornata non mi succedeva niente di particolare da registrare, mi sentivo meno pigro nel fare qualcosa, più felice nel passare del tempo con qualcuno, e così via. Ho sentito come se vivessi alla giornata.

Sono quasi certo che ci sia una morale in tutta questa storia.

Se qualcuno volesse tentare il mio stesso esperimento, metto il link del programma qui sotto. Anche se piuttosto privo di abbellimenti, devo dire che il programma fa il suo lavoro abbastanza bene. Non ci sono istruzioni ma la cosa è abbastanza intuitiva, spero non servano.

Link

Bisogna tenere insieme la cartella lib e il file .jar, che sarebbe il programma.

Non credo che metterò più mano al programma, ma eventuali idee sono comunque ben accette, posso applicarle in progetti futuri.

Break + Milestone II

Tra anime e pensieri, facciamo un break.

Questo post me lo prendo per me, vediamo di buttare giù qualcosa su quello che sta succedendo.

E’ che la mia vita va normale, come sempre. Alti e bassi. Ma soprattutto punti stazionari. E’ la mia testa che mi sta fregando ultimamente, va un po troppo veloce, mi sto lasciando prendere troppo da quello che succede.

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Ano Hi Mita Hana No Namae O Bokutachi Wa Mada Shiranai + Cambiamenti

Parte 1

Ano Hi Mita Hana no Namae o Bokutachi wa Mada ...

Ano Hi Mita Hana no Namae o Bokutachi wa Mada Shiranai (Photo credit: Wikipedia)

Visto il numero di anime che sto vedendo e che ho intenzione di vedere stavo pensando di fare una specie di rubrichetta, che so, mensile. Ma tanto non rispetterei i tempi e poi le cose a scadenza non mi vanno troppo a genio, quindi la farò alla quando capita.

Come si fa con i film col bollino rosso darò anch’io qualche avvertimento. A chi non piacciono gli anime può anche saltare alla parte 2, scritta in grande più sotto, lo stesso per chi non ha interesse in film/anime e in generale storie sentimentali e non gli va di piangere o cose del genere.

Bene, ora passiamo all’anime, il cui nome è spesso abbreviato in Ano Hana, nel titolo ho messo il nome completo perché… boh, mi sembrava giusto così. E poi ho ripreso ieri a studiare il giapponese, diciamo che è molto in tema. Il titolo significa Ancora non conosciamo il nome del fiore che abbiamo visto quel giorno, e già dal titolo si capisce che non è un anime dove si picchiano selvaggiamente. L’anime infatti parla inizialmente di un ragazzo (spoilero lievemente qualcosa, ma solo della prima puntata così faccio pochi danni a chi se lo vuole vedere) che da bambino durante una riunione con i suoi amici, dice a una sua amica di essere brutta(la situazione è un po lunga da spiegare, poi se siete curiosi ve lo vedete :P), poi scappa intenzionato però il giorno dopo a chiederle scusa. Ma il giorno stesso lei cade nel fiume, morendo, e lasciando un trauma a tutti quanti. La storia si svolge intorno a lei che riappare a lui, almeno secondo il protagonista, come allucinazione dello stress, e lei afferma che è ricomparsa perché vuole che le sia soddisfatto un desiderio, che però può essere soddisfatto solo stando tutti insieme, riferito evidentemente agli altri del gruppo. Ma la situazione è molto ardua, in quanto come ho già detto, gli avvenimenti si svolgono quando lui è un ragazzo ma il fattaccio avviene da bambino, quindi lui, come tutti quanti (perfino l’allucinazione!) sono cresciuti. E sono cambiati, lui infatti si imbatte durante tutta la prima puntata in tutti i membri del vecchio gruppo (sciolto dopo la morte della bambina) che mostrano atteggiamenti diversi, chi con distacco, chi comunque non bene e uno viene incontrato verso la fine della prima puntata quindi non ve lo dico.

Per quelli che sono indecisi sul vederlo o no, io consiglio ovviamente di sì se no non ne starei parlando, voglio dire che le puntate sono solo 11, e la durata è sempre inferiore ai 30 minuti. Inoltre… potete andare qui sotto, dove ci sono i link, e scaricare le puntate che saranno online per 29 giorni (27 per quelle dalla 1 alla 6)(sempre se ho fatto bene tutti i calcoli), a patto che nessuno li scarichi, altrimenti il file rimarrà online per almeno i successivi 30 giorni. Avvertimento: sono in giapponese sottotitolate (secondo me con le voci originali rende mooolto meglio). Avevo accennato anche al fatto di saltare questa parte a chi non ha interesse in film/anime e in generale storie sentimentali e non gli va di piangere, infatti immergendosi nella storia, la quale è sentimentale ma anche drammatica, risulta molto facile commuoversi andando avanti in ogni puntata. Vi riporto la mia esperienza personale, di spettatore che non ha mai pianto davanti allo schermo e che l’ha fatto per 2 volte di seguito durante l’ultima puntata.

Link: (Per scaricare, cliccate sul link, poi più o meno al centro dello schermo c’è scritto di salvare sul computer il file, cliccate sul pulsante di download lì sotto, poi cliccare su Download gratuito.

Ano Hana 01

Ano Hana 02

Ano Hana 03

Ano Hana 04

Ano Hana 05

Ano Hana 06

Ano Hana 07

Ano Hana 08

Ano Hana 09

Ano Hana 10

Ano Hana 11

In alternativa, nel caso scadessero i link (NON li aggiornerò), ce ne fossero di errati (li ho controllati ma non si sa mai), o altro, potete andare a scaricarli su questo sito. Anzi sebbene ci si debba registrare per scaricarli, vi invito almeno a cliccare il link perché è lo staff di questo sito che ha sottotitolato l’anime, siccome anche solo aprire il link per chiuderlo a fine caricamento gli farà intascare qualcosina con le pubblicità e non vi costa niente, fatelo come minimo segno di ringraziamento.

Parte 2

E questo per quanto riguardava l’anime, ora passiamo al classico post il cui concetto però veniva dall’anime quindi non potevo non nominarlo. L’anime infatti gira molto sul cambiamento che hanno avuto i personaggi durante il periodo che non si sono frequentati, mostrando al primo impatto il risultato che ha il tempo, la crescita e l’adolescenza su di loro, mostrando però durante l’anime i segni della loro infanzia, e del loro carattere che in realtà avevano già da bambini. Io penso spesso di essere in continuo cambiamento, lo noto osservando i risultati dei miei pensieri e delle mie azioni. Ma dopo la visione di queste 11 puntate, mi sono iniziato a chiedere alcune cose sui cambiamenti. I cambiamenti possono essere così profondi da stravolgere il nostro spirito? Se così non fosse, quando cambiamo, è sempre e solo un cambiamento superficiale? Quanta influenza hanno su di noi gli altri? (Inoltre c’erano altre domande che la mia scarsa memoria ha resettato in un battibaleno)
Sebbene il mio “sesto senso” mi abbia fornito delle risposte, mi sento che queste possono essere molto soggettive e volevo sentire un parere esterno.
Quindi invece del solito post in cui parlo tutto il tempo, volevo sentire cosa ne pensano gli altri, quindi invito a scrivere qualcosa nel box qua sotto e schiacciare “Invia il commento”.
P.S.: Se ho scritto qualche strafalcione mi scuso ma ho modificato il post un paio di volte prima di pubblicarlo quindi si potrebbero notare gli effetti del copia-incolla.