Break + Milestone II

Tra anime e pensieri, facciamo un break.

Questo post me lo prendo per me, vediamo di buttare giù qualcosa su quello che sta succedendo.

E’ che la mia vita va normale, come sempre. Alti e bassi. Ma soprattutto punti stazionari. E’ la mia testa che mi sta fregando ultimamente, va un po troppo veloce, mi sto lasciando prendere troppo da quello che succede.

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Ano Hi Mita Hana No Namae O Bokutachi Wa Mada Shiranai + Cambiamenti

Parte 1

Ano Hi Mita Hana no Namae o Bokutachi wa Mada ...

Ano Hi Mita Hana no Namae o Bokutachi wa Mada Shiranai (Photo credit: Wikipedia)

Visto il numero di anime che sto vedendo e che ho intenzione di vedere stavo pensando di fare una specie di rubrichetta, che so, mensile. Ma tanto non rispetterei i tempi e poi le cose a scadenza non mi vanno troppo a genio, quindi la farò alla quando capita.

Come si fa con i film col bollino rosso darò anch’io qualche avvertimento. A chi non piacciono gli anime può anche saltare alla parte 2, scritta in grande più sotto, lo stesso per chi non ha interesse in film/anime e in generale storie sentimentali e non gli va di piangere o cose del genere.

Bene, ora passiamo all’anime, il cui nome è spesso abbreviato in Ano Hana, nel titolo ho messo il nome completo perché… boh, mi sembrava giusto così. E poi ho ripreso ieri a studiare il giapponese, diciamo che è molto in tema. Il titolo significa Ancora non conosciamo il nome del fiore che abbiamo visto quel giorno, e già dal titolo si capisce che non è un anime dove si picchiano selvaggiamente. L’anime infatti parla inizialmente di un ragazzo (spoilero lievemente qualcosa, ma solo della prima puntata così faccio pochi danni a chi se lo vuole vedere) che da bambino durante una riunione con i suoi amici, dice a una sua amica di essere brutta(la situazione è un po lunga da spiegare, poi se siete curiosi ve lo vedete :P), poi scappa intenzionato però il giorno dopo a chiederle scusa. Ma il giorno stesso lei cade nel fiume, morendo, e lasciando un trauma a tutti quanti. La storia si svolge intorno a lei che riappare a lui, almeno secondo il protagonista, come allucinazione dello stress, e lei afferma che è ricomparsa perché vuole che le sia soddisfatto un desiderio, che però può essere soddisfatto solo stando tutti insieme, riferito evidentemente agli altri del gruppo. Ma la situazione è molto ardua, in quanto come ho già detto, gli avvenimenti si svolgono quando lui è un ragazzo ma il fattaccio avviene da bambino, quindi lui, come tutti quanti (perfino l’allucinazione!) sono cresciuti. E sono cambiati, lui infatti si imbatte durante tutta la prima puntata in tutti i membri del vecchio gruppo (sciolto dopo la morte della bambina) che mostrano atteggiamenti diversi, chi con distacco, chi comunque non bene e uno viene incontrato verso la fine della prima puntata quindi non ve lo dico.

Per quelli che sono indecisi sul vederlo o no, io consiglio ovviamente di sì se no non ne starei parlando, voglio dire che le puntate sono solo 11, e la durata è sempre inferiore ai 30 minuti. Inoltre… potete andare qui sotto, dove ci sono i link, e scaricare le puntate che saranno online per 29 giorni (27 per quelle dalla 1 alla 6)(sempre se ho fatto bene tutti i calcoli), a patto che nessuno li scarichi, altrimenti il file rimarrà online per almeno i successivi 30 giorni. Avvertimento: sono in giapponese sottotitolate (secondo me con le voci originali rende mooolto meglio). Avevo accennato anche al fatto di saltare questa parte a chi non ha interesse in film/anime e in generale storie sentimentali e non gli va di piangere, infatti immergendosi nella storia, la quale è sentimentale ma anche drammatica, risulta molto facile commuoversi andando avanti in ogni puntata. Vi riporto la mia esperienza personale, di spettatore che non ha mai pianto davanti allo schermo e che l’ha fatto per 2 volte di seguito durante l’ultima puntata.

Link: (Per scaricare, cliccate sul link, poi più o meno al centro dello schermo c’è scritto di salvare sul computer il file, cliccate sul pulsante di download lì sotto, poi cliccare su Download gratuito.

Ano Hana 01

Ano Hana 02

Ano Hana 03

Ano Hana 04

Ano Hana 05

Ano Hana 06

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Ano Hana 08

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Ano Hana 11

In alternativa, nel caso scadessero i link (NON li aggiornerò), ce ne fossero di errati (li ho controllati ma non si sa mai), o altro, potete andare a scaricarli su questo sito. Anzi sebbene ci si debba registrare per scaricarli, vi invito almeno a cliccare il link perché è lo staff di questo sito che ha sottotitolato l’anime, siccome anche solo aprire il link per chiuderlo a fine caricamento gli farà intascare qualcosina con le pubblicità e non vi costa niente, fatelo come minimo segno di ringraziamento.

Parte 2

E questo per quanto riguardava l’anime, ora passiamo al classico post il cui concetto però veniva dall’anime quindi non potevo non nominarlo. L’anime infatti gira molto sul cambiamento che hanno avuto i personaggi durante il periodo che non si sono frequentati, mostrando al primo impatto il risultato che ha il tempo, la crescita e l’adolescenza su di loro, mostrando però durante l’anime i segni della loro infanzia, e del loro carattere che in realtà avevano già da bambini. Io penso spesso di essere in continuo cambiamento, lo noto osservando i risultati dei miei pensieri e delle mie azioni. Ma dopo la visione di queste 11 puntate, mi sono iniziato a chiedere alcune cose sui cambiamenti. I cambiamenti possono essere così profondi da stravolgere il nostro spirito? Se così non fosse, quando cambiamo, è sempre e solo un cambiamento superficiale? Quanta influenza hanno su di noi gli altri? (Inoltre c’erano altre domande che la mia scarsa memoria ha resettato in un battibaleno)
Sebbene il mio “sesto senso” mi abbia fornito delle risposte, mi sento che queste possono essere molto soggettive e volevo sentire un parere esterno.
Quindi invece del solito post in cui parlo tutto il tempo, volevo sentire cosa ne pensano gli altri, quindi invito a scrivere qualcosa nel box qua sotto e schiacciare “Invia il commento”.
P.S.: Se ho scritto qualche strafalcione mi scuso ma ho modificato il post un paio di volte prima di pubblicarlo quindi si potrebbero notare gli effetti del copia-incolla.

Scusatemi tutti

Da quando ho il computer nuovo (non ho scritto che alla fine l’ho comprato vero?) faccio tutto quanto lì sopra per usare il portatile all’università dove non mi posso portare “la mela madre”.

Oggi sto un po acciaccato, naso attappato, tosse, un po di mal di gola. Quindi mi sono messo a letto sotto le coperte col portatile, la mia posizione da blogger “old style”. Dovreste provare a fare qualcosa che non fate da tempo, è una sensazione piacevole, come tornare a casa o in qualche luogo familiare.

Esaurito il mio solito divago iniziale, come sempre entriamo nella fase principale del post.

Data la natura del post, voglio anticipare che non sono in fase depressiva, afflitta, emo, o qualsiasi cosa possa venirvi in mente, è solo il riassunto di rimuginii fatti nel tempo. Quindi anche se scrivo di volermi buttare da un ponte non vi preoccupate.

Il fatto è che durante l’arco della mia vita, ormai non più breve, ho agito con i miei alti e i miei bassi. E oggi voglio chiedere scusa per i miei bassi, anche se nove decimi delle persone a cui è indirizzata questa specie di lettera non lo leggeranno, io lo faccio lo stesso. Anzi è soprattutto per questo che lo faccio, non riuscirei a farlo con tutti gli occhi puntati addosso XD. Ma iniziamo, se no continuo a divagare.

Voglio scusarmi con i miei amici. Finchè sono nella fase giusta, va sempre bene, ma quando si presente la mia altra fase, come in questo periodo, sono molto sfuggevole. Parlo poco, non entro su Skype, resto in casa a sbrigare un po di miei affari, insomma mi concentro su me stesso. Anche se da fuori può sembrare che stia chiudendo fuori gli altri per qualche motivo, è semplicemente come sono fatto, sto bene, è solo che probabilmente mi serve un po di tempo per me stesso. Ma gli altri non mi leggono di certo nel pensiero. A nessuno vado mai a raccontare cose su me stesso a meno che non sia roba già passata, quindi a meno che non mi viene chiesto esplicitamente, nessuno sa cosa mi passa per la testa. E mi rendo conto che rischio spesso di far preoccupare gli altri, come mi sembra stia succedendo con una persona in particolare ultimamente, anche se potrei sbagliarmi. E nonostante tutto non riesco a comportarmi diversamente, posso solo stare a guardare me stesso che non ha voglia di contatti lasciando passare le giornate una dopo l’altra. E mi rendo conto che il mio è un pessimo comportamento. Sparire dalle vite delle persone è una cosa che ormai ho fatto tanto volte, molto spesso erano quelle a cui non ero legato più di tanto, fatto sta che è diventata ormai una cosa che posso definire comune. Ci sono stati rari casi in cui per svariati motivi ciò è successo anche ad alcune vite a cui ero molto legato.

Vorrei chiedere scusa a chi mi aveva attaccato la mania di comprare fumetti di Naruto. Sei stato un ottimo amico, ma soprattutto verso la fine mi sono sentito incompatibile e non ho voluto combattere contro me stesso.

Vorrei chiedere scusa al mio primo amore per avermi rifiutato, d’altronde lo avrei fatto anche io al suo posto, ero ancora un bambino “all’epoca”.

Chiedo perdono all’ultima persona con cui ho fatto così, perché non ho avuto il fegato di dirti in faccia che stavo piantando tutto, anche se d’altronde il risultato sarebbe stato lo stesso visto che non c’era via d’uscita, in fondo è stato meglio per entrambi.

Vorrei scusarmi in anticipo con le persone che farò preoccupare, per quelle che lascerò scivolare come granelli di sabbia dalle mie dita.

Mi scuso perché io che ho fiducia in così tante persone sono in fondo un pessimo amico,

e infine ringrazio coloro che di me non si sono ancora rotte le scatole ^^ (ancora)

Ma io… boh

Ogni volta penso che “dopo questa, non credo proprio che mi sorprenderò ancora”. E ogni volta accade, non c’è verso, la gente stupisce e continua a stupire. Raramente leggo giornali o seguo il telegiornale, oggi è successo.

E la notizia è questa:

Burocrazia surreale, scarico di responsabilità, raffinato senso dell’umorismo istituzionale o semplice ricerca di visibilità? Sta di fatto che il sindaco di Falciano del Massico, in provincia di Caserta, ha emesso, firmato e pubblicato sul sito del Comune un’ordinanza per vietare di “oltrepassare il confine della vita terrena per andare nell’aldilà”, in pratica di defungere. L’ordinanza “contro la morte” è la numero 9 del 5 marzo scorso. In premessa, il sindaco Giulio Cesare Fava ricorda che Falciano non dispone di un cimitero, che finora si è servito del vicino cimitero “S. Lorenzo” del Comune di Carinola, ma che anche questo cimitero è arrivato a saturazione. I lavori di ampliamento concordati tra i due Comuni non sono ancora iniziati e dunque i falcianesi “incontrano gravi difficoltà, se non anche impossibilità, nel reperimento di loculi dove tumulare i propri deceduti”.

Da qui problemi anche per la salute pubblica: “La mancanza di tumulazione – annota diligentemente il sindaco nell’ordinanza – pone un grave problema di emergenza sanitaria e di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale”. La conseguenza burocratica è inevitabile: “Con decorrenza immediata – si legge nell’ordinanza – e per quanto nelle possibilità di ciascuno, è fatto divieto ai cittadini residenti nel Comune di Falciano del Massico o comunque di passaggio per il territorio comunale, di oltrepassare il confine della vita terrena per andare nell’aldilà”. E se proprio non possono fare a meno di “oltrepassare”, i cittadini facciano la cortesia di “oltrepassare” in altro Comune, dotato di apposito cimitero.

Mi ero promesso che non avrei commentato fatti di attualità, perché è troppo facile, ci stanno tante di quelle bestie che vanno sui notiziari lì fuori che finirei sul banale presto o tardi.

E infatti ho deciso di fare scena muta. Perché non ho parole. Se ne avete qualcuna potete usare i commenti. O scrivere qui XD

Socialpress

Il titolo è un incrocio tra social e WordPress e non ha alcun significato specifico. Come alcuni titoli che do ai post. Però, però, riassume bene i due argomenti di cui voglio parlare.

Ci vuoi parlare di WordPress? Oh che barba, che noia, che noia, che barba.

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Progetti

Ancora una volta ben tornati sul blog. Ho finito qualche tempo fa di vedere la serie di Evangelion più qualche film.

L’anime in se stesso offre innumerevoli spunti di ragionamento, ma c’è qualcosa oltre la psicologia che mi ha fatto ripensare a qualcosa che mi capita di pensare ogni tanto.

Per evitare spoiler sarò più vago possibile. Comunque, nella base dove si svolge la maggior parte dell’azione, ci sono dei supercomputer, ma sono più di semplici calcolatori, viene sviluppata infatti una tecnologia per trascrivere l’anima nei computer. Questi computer sono progettati dalla madre di uno dei personaggi nella storia e vengono poi utilizzati successivamente dalla figlia per mandare avanti tutta la base. Questi calcolatori mi sembrano come un’eredità lasciata dalla madre. Continua a leggere

Notturno

Spesso ho un’idea generale di cosa sto per scrivere, ma anche stavolta, come già è accaduto a volte, ho solo voglia di scrivere qualcosa. Disturbando mio fratello tra l’altro, che si è appena svegliato.

E’ che ho appena finito di vedere un altro anime, che si chiama Il mistero della pietra azzurra. Senza svelare troppo, parlando di tematiche di cui parla, è fondamentalmente una storia di avventura che poi diventa storia d’amore, che ha come tema di base la contrapposizione tra umanità e sensibilità, e penso alla protagonista Nadia sotto questo aspetto, scienza, vista da entrambi i punti di vista positivo e negativo, più altre tematiche che fanno da sottofondo.

Comunque l’anime è stato trasmesso anche in Italia molti anni fa, quando ero bambino, per cui molti già lo conosceranno. Per chi non lo conosce, anche se inizialmente avevo deciso il contrario, consiglio anche questo perché tra una buona trama, spunti di riflessione (non potete venire qui e sperare di non trovarne XD) ma soprattutto una storia d’amore tra le più sofferte, concitate e intricate, non c’è veramente nessun motivo per non vederlo, a meno che non vi piaccia vedere un cartone animato, perché anche se io preferisco chiamarlo anime perché mi da l’impressione di un termine più “rispettoso” per alcune opere, di questo si tratta.

Inoltre, come si può notare da alcuni particolari, neanche troppo piccoli questi particolari tra l’altro, ha dei riferimenti notevoli ad Evangelion, come scienza e origine dell’uomo, nonché character design e infine pubblicità esplicita e spudorata con la tuta che indossa Electra in alcune puntate. Non molto da meravigliarsi dato che ho scoperto che le due serie hanno lo stesso papà, lo Studio Gainax. Inutile dire che ho già messo sulla lista delle cose da vedere le serie dello studio, come Sfondamento dei cieli Gurren Lagann, che ho già visto in giro da qualche parte, credo sia uno dei più famosi.

Ma tornando a noi, dopo aver visto il finale molto commovente de Il mistero della pietra azzurra, (ci stava per scappare la lacrimuccia)  ho avuto un mio caratteristico attacco di mix sentimentalismo-pensiero, e ho iniziato a pensare a perché l’amore deve fare così male ma essere così bello, perché noi tutti siamo carnivori sapendo che un animale è morto per quel cibo, situazioni e persone che non vedrò più, occasioni che ho buttato nella vita, e adesso mentre scrivo a persone che mi sono accanto, ai progetti del mio futuro, per cosa combatto nella vita, i miei ideali. Non basterebbe una notte per tutto quanto, e sono le tre e un quarto, quindi domani mi sveglierò tardi e male, ma ne è valsa la pena, come le altre volte d’altronde, un po come quando ti sbatti in giro o a fare qualcosa per un amico. Nell’immediato è una rottura, ma dopo il grazie so che ne è valsa la pena, che è per quello che mi sono sbattuto, e infatti mi muovo solo per persone che non si tengono i grazie come fosse denaro, e il denaro come fosse l’obiettivo nella vita. Perché in fondo nella vita si incontrano fin troppe persone e non basta un secolo per farsi piacere da tutti. Quindi sono arrivato alla conclusione che non starò sempre stare a rincorrere gli altri per nulla, camminerò con chi è capace di aspettarmi. E non è troppo impegnato a correre per dire grazie.